Coltivazione aeroponica

Possiamo definire la coltivazione aeroponica come un’evoluzione delle tecniche idroponica. Quando si utilizza tale tecnica le radici, invece di essere immerse o a contatto diretto con l’acqua come nei classici sistemi idroponici, vengono tenute in sospensione nell’aria e vengono irrorate con una nebbia fitta e sottile contenente acqua e sostanze nutritive. 

Perché l’aeroponica?

Esattamente come abbiamo visto per la coltivazione in terra e in idroponica, andiamo ad analizzarne i principali vantaggi e svantaggi:

Vantaggi

  • Massime rese

  • Minor rischio di parassiti

  • Richiede meno acqua

  • Ossigenazione ottimale

Massima resa, minori consumi e maggiore risparmio idrico

Come abbiamo detto, l’aeroponica rappresenta un'evoluzione della tecnica idroponica ed è per questo che possiamo ritrovare i medesimi vantaggi, in termini di resa.

Anche in aeroponica avremo un maggior assorbimento di nutrienti e scarse possibilità di dover affrontare un’infestazione di parassiti

Un altro aspetto interessante è quello legato al risparmio idrico. In aeroponica l’acqua utilizzata viene riciclata consentendoci di ridurre i consumi

A differenza di quando si coltiva in idroponica o in terra, dove il coltivatore deve ricorrere a precauzioni particolari per ossigenare le radici, in aeroponica questo problema non sussiste. Tale tecnica, infatti, ci offre un apporto d’ossigeno ottimale proprio per via del fatto che le radici si trovano sospese liberamente nell’aria. 

Svantaggi

  • Non per principianti

  • Costi elevati

  • Poco margine d’errore

  • Gestione delle attrezzature

Maggiore controllo verso l’ambiente di coltivazione

L’aeroponica richiede un controllo minuzioso dell’ambiente di coltivazione. Oltre a controllare la concentrazione dei nutrienti e il pH dell’acqua bisogna monitorare costantemente la temperatura ambientale e dell’acqua. È fondamentale che la temperatura dell’acqua sia tra i 18°C e i 24°C con una temperatura ambientale ottimale di 21°. Temperature diverse da queste possono comportare problemi anche gravi alla coltura.

Anche in questo caso c’è da fare i conti con una spesa iniziale notevole. Oltre al sistema aeroponico vero e proprio bisognerà essere provvisti di attrezzature per mantenere costante le temperature, strumenti di misurazione (pH, EC ecc.) e sarebbe opportuno un sistema d’alimentazione d’emergenza in caso di mancanza di corrente.

Come abbiamo visto le coltivazioni fuori suolo sono molto più suscettibili agli errori. Un coltivatore aeroponico dovrà essere consapevole che degli errori di misurazione dei vari parametri o malfunzionamenti al nostro impianto possono compromettere la coltura anche in maniera irreversibile.

Un corretto funzionamento delle attrezzature è di vitale importanza in aeroponica. Se, ad esempio, il sistema dovesse interrompersi anche per un ora per via di una mancanza di elettricità le radici potrebbero disidratarsi e questo comporterebbe uno stress per le piante. Un coltivatore aeroponico deve tener conto di queste possibilità e impostare un piano d’azione in caso di emergenze.

A fronte di queste considerazioni sconsigliamo l’aeroponica a chi è alle prime esperienze prediligendo la terra o al massimo una qualche tecnica idroponica. In ogni caso, qualunque sia la vostra scelta, vi auguriamo buona fortuna e raccolti abbondanti.

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